Titolo della ricerca: “Il senso di fare Banda. Il ruolo delle bande musicali all’interno della comunità trentina”
Responsabile scientifico: Silvia Sacchetti (Università di Trento), Mario Diani (Università di Trento)
Collaboratore: Matteo Gaudiello (Università di Trento)
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Sacchetti, Silvia and Diani, Mario, Il senso di fare banda: Le bande musicali all’interno della comunità trentina (The Meaning of Playing in a Band: Marching Bands Within the Trentino Community) (August 12, 2022). Euricse Working Papers No. 123|22, Available at SSRN: https://ssrn.com/abstract=4238718 or http://dx.doi.org/10.2139/ssrn.4238718
Risultati
La ricerca evidenzia che le bande continuano ad attrarre settori molto variegati della società trentina. Offrono occasioni importanti per la diffusione della musica. Tant’è vero che la maggioranza dei musicisti dichiara di suonare altri generi musicali accanto al repertorio bandistico classico. Le bande però creano anche opportunità di incontro tra persone diverse per collocazione sociale e professionale, per livello di istruzione, o per età. Non è un contributo da poco alla vita della comunità.
Chi sono i musicisti volontari dei corpi bandistici trentini
I musicisti hanno una consolidata esperienza, in media suonano in banda da 18 anni e coerentemente, tre quarti di loro studia musica da almeno 12 anni. Inoltre, un quarto di loro fa parte di altri complessi musicali (di questi, un terzo suona uno strumento diverso da quello che suona in banda). Per quanto attivi come musicisti, non sembrano esserlo come pubblico di concerti o di spettacoli teatrali offerti sul territorio. Dal punto di vista socio-demografico, la maggior parte (due terzi) ha un’età compresa tra i 20 e i 50 anni; i livelli di istruzione sono più alti rispetto al resto della popolazione trentina (c’è il doppio di persone con una laurea o altro diploma di istruzione superiore). Nel complesso, tuttavia, su questo terreno il profilo è molto eterogeneo.
Le motivazioni e la loro persistenza
Una parte importante della rilevazione indaga la motivazione e le aspettative che legano ogni bandista al proprio corpo bandistico, e agli esiti che questa attività implica. Abbiamo quindi studiato sia le motivazioni iniziali che fanno avvicinare la persona alla banda, sia le caratteristiche che permettono alle motivazioni di persistere o migliorare nel tempo. Tra le motivazioni iniziali spiccano la volontà di imparare uno strumento, la condivisione della passione per la musica, e la crescita personale. L’energia iniziale viene rinnovata in presenza di due condizioni. Da un lato, le motivazioni dei musicisti sembrano persistere o crescere se il direttivo ne ascolta le opinioni e i suggerimenti, li coinvolge nell’organizzazione degli eventi, ed in qualche misura anche nella scelta del repertorio. Dall’altro però la banda non dev’essere troppo rigida: deve cioè tener conto degli altri impegni dei musicisti senza sovraccaricarli troppo, ed essere per quanto possibile flessibile nell’organizzazione della pratica. Suonare in banda richiede un impegno costante e spesso faticoso per musicisti non professionisti. Metterli nelle condizioni di partecipare alla vita della banda, e di farlo in una maniera che tenga conto dei loro impegni, ad esempio famigliari o di lavoro, rafforza le loro motivazioni. Dalle prime analisi sembra inoltre che il fatto che la banda offra molte opportunità di migliorare le proprie capacità musicali riduca le motivazioni dei musicisti nel tempo. E’ un risultato per certi versi sorprendente, e che merita di essere analizzato in maniera più approfondita. Per il momento ci azzardiamo ad ipotizzare che l’offerta di molte opportunità formative potrebbe essere interpretata da molti musicisti non tanto come una “offerta”, ma come una pressione più o meno velata a fare di più di quello che loro possono fare alla luce dei loro impegni complessivi. E quindi in qualche modo anche come un segnale di scarsa motivazione o di inadeguatezza.
Gli esiti
Tra gli esiti del suonare in banda rientra specificatamente il senso di appartenenza che il musicista sviluppa verso il proprio gruppo. Oltre a questo, conta però un misto di fattori che fanno riferimento sia all’identità personale che alla sfera delle relazioni: le amicizie sviluppate con altri musicisti; il fatto di avere aumentato la propria creatività artistica in tutti i campi, e di aver superato timidezze personali rispetto all’esibirsi in pubblico.
I ponti verso altre realtà di volontariato
La ricerca ha poi approfondito il tema della partecipazione attiva nella comunità da parte dei bandisti. Metà dei musicisti dichiara di partecipare alle attività di almeno un’altra associazione. Società sportive e parrocchie attirano ciascuna un quarto dei musicisti, e di seguito le pro-loco. La partecipazione in altre attività associative, diverse da quelle citate, è presente ma più modesta. Le connessioni studiate sono quindi, in primo luogo, quelle che i musicisti creano partecipando a diverse attività associative e di volontariato. Quando partecipiamo a varie attività in qualche modo creiamo un ponte tra di loro. Condividiamo con chi fa quelle attività idee, emozioni, esperienze. In questo modo contribuiamo a mantenere vitali le nostre comunità. Come già notavamo, dal punto di vista delle attività associative la massa critica è rappresentata da società sportive, gruppi parrocchiali e proloco. Questi sono anche fortemente connessi tra loro (vale a dire, ci sono relativamente più musicisti che sono attivi al tempo stesso sia nelle società sportive che nelle proloco, oppure nelle parrocchie). Dopodiché, diversi musicisti sono attivi in almeno una di quelle associazioni, ed in associazioni di altro tipo: in alcuni casi culturali, in altri casi di protezione civile (tipo vigili del fuoco), in altri casi ancora impegnate su diritti umani e ambiente.
Metodo
La ricerca è stata promossa dalla Federazione dei Corpi Bandistici del Trentino in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento. L’obiettivo della ricerca era analizzare la natura delle bande e il loro ruolo all’interno della comunità trentina. A tale scopo, si sono studiate le caratteristiche organizzative, le motivazioni dei bandisti, le loro collaborazioni artistiche, nonché la percezione della banda da parte di fruitori, enti pubblici e comunità.
I dati sono stati raccolti nel mese di agosto 2021, dopo un test pilota, tramite questionari somministrati online a tutti i bandisti trentini tramite la piattaforma LimeSurvey. Le principali dimensioni di analisi hanno riguardato le abitudini musicali del bandista, gli elementi motivazionali, gli elementi organizzativi della banda e le caratteristiche anagrafiche e socioeconomiche. Tra gli 86 corpi bandistici della Provincia Autonoma di Trento a cui è stato distribuito il questionario, 79 hanno partecipato, fornendo un totale di 1017 questionari. Tra questi, il 76% sono risultati completamente compilati. La distribuzione delle risposte secondo la collocazione territoriale e la densità di risposte per banda sono illustrate nel grafico sottostante.
Figura 1 – distribuzione territoriale delle risposte nelle comunità di valle della Provincia di Trento
English Abstract:
The research addresses cultural volunteering and specifically analyzes the nature of marching bands and their role within the Trentino community. Data were collected in August 2021 with an original questionnaire addressed to all band members of the 86 corps in the Autonomous Province of Trento, with approximately 1,000 responses. The study highlights the initial motivations that make a person approach the band, as well as the characteristics that allow motivations to persist or improve over time. Prominent among the initial motivations are the desire to learn an instrument, sharing a passion for music, and personal growth. Initial energy is renewed in the presence of two conditions. On the one hand, the musicians’ motivations seem to persist or grow if the board listens to their opinions and suggestions, involves them in the organization of events, and to some extent even in the choice of repertoire. On the other hand, however, the band must not be too rigid: that is, it must take into account the musicians’ other commitments without overburdening them too much, and be as flexible as possible in organizing practice. The outcomes of band playing specifically include the sense of belonging that the musician develops toward their band. In addition to this, however, a mixture of factors that refer to both personal identity and the sphere of relationships counts. Regarding ties to the local area, half of the musicians say they participate in the activities of at least one other association.
Keywords: music bands, motivations, relational networks, organizational structure and participation, territory, cultural volunteering